Napoli: preoccupazioni per la sorte del cinema-teatro Acacia. S’intensificano le voci su una diversa destinazione d’uso.
26 giugno 2021 - ore 19,02

“ Il Vomero - puntualizza Capodanno – è stato da sempre considerato, a giusta ragione, la “cinecittà di Napoli” visto che agli inizi del novecento proprio nel quartiere collinare si trovavano due stabilimenti di produzione cinematografica. La “Partenope film” fondata nel 1910 da Roberto Troncone in via Solimena e la “Lombardo Film”, rilevata da Gustavo Lombardo e da cui sarebbe poi nata la “Titanus”, in via Cimarosa 186. In seguito videro la luce numerose sale cinematografiche a partire dalla prima, l’Ideal, che sorse in via Scarlatti nel 1913. Oggi, al posto di quella bellissima sala che i vecchi vomeresi ricordano ancora, si trova il megastore Zara “.
“ Agli inizi degli anni ’60, nell'ambito della sola municipalità collinare, si contavano ben dieci sale cinematografiche – sottolinea Capodanno -. Di queste, negli ultimi lustri, hanno chiuso i battenti la metà. Oltre al già ricordato cinema Ideal, sono scomparsi l’Ariston in via Morghen, sostituito da una banca, il Colibrì in via de Mura, sostituito da un club fitness, il Bernini, sostituito da un negozio di abbigliamento per bambini, l’Abadir, già Orchidea, in via Paisiello, dove attualmente c’è un supermercato e, ultimo in ordine di tempo, il cinema Arcobaleno “ .
Capodanno al riguardo lancia un nuovo pressante appello alle autorità competenti, per una mobilitazione che coinvolga associazioni, comitati, partiti politici, sindacati, rappresentanti della cultura e dello spettacolo, affinché uno dei simboli storici della cultura e dello spettacolo partenopeo non scompaia. Nel contempo lo stesso Capodanno sollecita l'intervento del Ministero della cultura, della Regione Campania e del Comune di Napoli affinché vengano messe in campo iniziative, di rispettiva competenza, tese a salvaguardare la destinazione d'uso del cinema-teatro Acacia con la sua riapertura.