NAPOLI: FABBRICA DI ESPLOSIVI TRA LE ABITAZIONI DI SCAMPIA, SEQUESTRATI OLTRE 100 KG DI POLVERI
05 ottobre 2023 - ore 10,54
Una fabbrica di esplosivi tra le abitazioni del parco Fiorito e del lotto K, a Scampia. Oltre cento chili di polveri che avrebbero potuto demolire una palazzina. L'hanno scoperta i carabinieri del nucleo radiomobile di Napoli setacciando le strade del quartiere. Le gazzelle hanno notato e bloccato due uomini in via Impastato, davanti a un box del civico 29.
Lì una vera e propria ''Santa Barbara'' dell'esplosivo. Tantissimo il materiale per il confezionamento artigianale di fuochi d'artificio e davvero ingente la quantità di polvere da sparo custodita in barili di latta e sacchi messi a terra e nei ripiani degli scaffali. Una bomba ad orologeria ora disinnescata e sotto sequestro e composta di 75 chili di perclorato di potassio, una base per la creazione del pirodal, miscela di polveri esplosive ad alto potenziale. Un barile di polvere pirica di altra natura, 22 rotoli di miccia, 6 scatole di ordigni ''cobra 10''.
A finire in manette due uomini di 60 e 58 anni, entrambi del posto e già noti alle forze dell'ordine. Trasferiti nel carcere di Poggioreale, devono rispondere di detenzione illegale di esplosivi. Le indagini in corso da parte dei Carabinieri sono volte ora ad accertare la destinazione ma soprattutto la provenienza dell'esplosivo.
Lì una vera e propria ''Santa Barbara'' dell'esplosivo. Tantissimo il materiale per il confezionamento artigianale di fuochi d'artificio e davvero ingente la quantità di polvere da sparo custodita in barili di latta e sacchi messi a terra e nei ripiani degli scaffali. Una bomba ad orologeria ora disinnescata e sotto sequestro e composta di 75 chili di perclorato di potassio, una base per la creazione del pirodal, miscela di polveri esplosive ad alto potenziale. Un barile di polvere pirica di altra natura, 22 rotoli di miccia, 6 scatole di ordigni ''cobra 10''.
A finire in manette due uomini di 60 e 58 anni, entrambi del posto e già noti alle forze dell'ordine. Trasferiti nel carcere di Poggioreale, devono rispondere di detenzione illegale di esplosivi. Le indagini in corso da parte dei Carabinieri sono volte ora ad accertare la destinazione ma soprattutto la provenienza dell'esplosivo.