Anfiteatro di Pompei 24 Luglio 2024 h 20:30. CONCERTO DELLA BANDA MUSICALE DELL’ARMA DEI CARABINIERI

22 luglio 2024 - ore 21,00
Con un reperorio variegato che, dai brani classici e di musica operistica, sino a quelli più contemporanei dei Beatles e di Pino Daniele, la storica Banda Musicale dell’Arma dei Carabinieri si esibirà in concerto il 24 luglio alle ore 20,30 all’Anfiteatro di Pompei, accompagnando il pubblico in un percorso di musica ed emozioni che si concluderà con l’esecuzione dell’inno italiano,.
Un momento di condivisione dei valori della tradizione e di festa, dedicato al territorio ed ai suoi cittadini, ma anche ai visitatori di tutto il mondo, che si terrà nella suggestiva cornice dell’Anfiteatro di Pompei destinato a diventare, in questa eccezionale occasione, luogo di connessione tra città antica e moderna, celebrato da un forte simbolo istituzionale quale l’Arma dei carabinieri.
Il concerto organizzato e promosso dal Parco archeologico di Pompei, dal Comune di Pompei e dalla Arma dei Carabinieri è aperto alla partecipazione della cittadinanza che potrà accedere gratuitamente prenotandosi tramite la piattaforma https://www.eventbrite.it/e/banda-dellarma-dei-carabinieri-in-concerto-tickets-950544252447

Il programma del concerto diretto dal Maestro Direttore: Col. Massimo Martinelli vedrà in esecuzione i seguenti brani: La Gazza ladra di G. Rossini, Rapsodia Partenopea di E.A. Mario, Casta DIVA di V. Bellini, Canzone Napoletana di P. I. Tchaikovsky, Schindler’s List di J. Williams, Hit The Beat dei Beatles, Napul’è di P. Daniele per chiudere con Inno Nazionale Italiano.

Banda Musicale dell’Arma dei Carabinieri

Le sue origini risalgono al 1820, quando, per la prima volta, il Corpo dei Carabinieri Reali comprese nel suo organico un nucleo Trombettieri. Trasformata nel 1862 in Fanfara, nel 1920 assunse una fisionomia più ampia e la denominazione di Banda dell'Arma dei Carabinieri. La Banda, composta da 102 orchestrali, diplomati nei migliori conservatori italiani, ha avuto il suo battesimo internazionale a Parigi esibendosi insieme a prestigiosi complessi quali la Banda della Guardia Repubblicana Francese e della Guardia Reale Inglese. Da allora numerosissime sono state le tournée all'estero: in Europa, in Sud America e in Giappone. Ed ancora, in Medio-Oriente, in Canada e negli Stati Uniti d'America, l'ultima delle quali nel 2016. La Banda Musicale dell'Arma dei Carabinieri vanta un repertorio vastissimo che spazia dalle tradizionali marce militari ai brani classici e operistici sino a comprendere composizioni moderne e contemporanee. Il complesso, noto in tutto il mondo per l'elevata professionalità dei suoi orchestrali e per il fascino delle splendide uniformi, è stato diretto, nel tempo dai Maestri Luigi Cajoli, Luigi Cirenei (allievo di Pietro Mascagni e compositore della ormai famosa Marcia d'Ordinanza dell'Arma dei Carabinieri), Domenico Fantini e Vincenzo Borgia. Dal luglio del 2000 dirige il complesso musicale dell'Arma il M° Massimo Martinelli che l'ha diretta, tra l'altro, alla Camera dei Deputati (2001) in occasione della prima visita ufficiale di un Pontefice, Papa Karol Woytila; in Giappone (2001 e 2005) al Festival Mondiale delle Bande dei Corpi di Polizia in occasione dell'esposizione universale di Aichi e, recentemente, in Qatar a Doha e negli Emirati Arabi a Dubai, quest'ultima sempre per l'Expo universale. Nel 2012, 2016 e 2017 (cosa unica per una banda militare italiana) il complesso ha rappresentato l'Italia al Festival di Mosca ''Spasskaya Tower Tattoo" esibendosi nella Piazza Rossa.

Maestro Direttore
Col. Massimo Martinelli

Massimo Martinelli ha compiuto gli studi musicali al Conservatorio di S. Cecilia di Roma, diplomandosi in Composizione, Direzione d'Orchestra, Musica Corale e Direzione di Coro, Pianoforte e Strumentazione per Banda. Dopo la laurea in Etnomusicologia ha conseguito la laurea specialistica in Musicologia e Beni Musicali presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università "La Sapienza" di Roma.
Si è perfezionato in Direzione d'Orchestra a Vienna partecipando ai Wiener Meisterkurse nella classe di Salvador Mas Conde.
Ha frequentato il Corso di Specializzazione in Direzione e Strumentazione per Banda organizzato in collaborazione tra il Comando Generale dell'Arma dei Carabinieri e l'Accademia Nazionale di S. Cecilia.

Nel 1993-94 ha insegnato Direzione di Coro al Conservatorio "L. Canepa" di Sassari e, precedentemente è stato pianista accompagnatore presso l'Accademia Nazionale di Danza in Roma.
Dal 1° luglio 2000 è stato nominato Maestro Direttore della Banda Musicale dell'Arma dei Carabinieri, dopo aver ricoperto prestigiosi incarichi presso Bande di altri corpi militari.
Membro del Comitato di redazione della rivista "Lazio ieri e oggi" e consulente musicale della casa editrice EdiLazio.
Con la Banda dell'Arma ha diretto concerti presso i più importanti teatri in Italia e all'estero ed è autore di brani originali per orchestra, coro e per banda.


Maestro Direttore: Col. Massimo Martinelli

PROGRAMMA

G. Rossini LA GAZZA LADRA 9’
Ouverture

E. A. Mario RAPSODIA PARTENOPEA 10’
(Tr. R. Caravaglios)

V. Bellini CASTA DIVA 6’
dalla “Norma”
Solista: Prof. Santino Torre

P. I. Tchaikovsky CANZONE NAPOLETANA 3’
Solista: Prof. Antonio Tilli


G. Paisiello MARCHE DU PREMIER CONSUL 2’


J. Williams SCHINDLER’S LIST 4’
(Str. M. Ciafrei) Solista: Prof. Gabriele Bargione


Beatles HIT THE BEAT 11’
(Str. M. Martinelli)


P. Daniele NAPUL’E’ 4’
Solista: Prof. Francesco Loppi


L. Cirenei LA FEDELISSIMA 2’
Marcia d’Ordinanza dell’Arma dei Carabinieri


M. Novaro IL CANTO DEGLI ITALIANI 2’
Inno Nazionale Italiano



DESCRIZIONE BRANI


G. Rossini LA GAZZA LADRA 9’
Ouverture

Con "La Gazza Ladra" Rossini crea il melodramma realistico, traente ispirazione da atti di vita, della cronaca persino, sentiti attraverso un'ambientazione musicale che, partendo dalla descrizione di una serena vita contadina, volgono progressivamente alla commedia sentimentale, al dramma e alla tragedia, la quale si scioglie felicemente, all'ultimo momento, in modo imprevisto, ma del tutto naturale. La Sinfonia ne propone una ricca sintesi.


E. A. Mario RAPSODIA PARTENOPEA 10’
(Tr. R. Caravaglios)

…Una festa di folklore e della canzone… La "Rapsodia", infatti, raccoglie le più belle canzoni del poeta-musicista più espressivo e genuino del nostro popolo attraverso le otto canzoni che la compongono: da Tarantellona a Dduie Paravise, da Canzona appassionata a Santa Lucia luntana, da Core furastiero a Mandolinata a Surriento, da Presentimento a Papule è na canzone. Da questa composizione si evince tutto il carattere solare e marinaresco della città partenope, dove si estrinseca, in tutte le sue forme, anche quel tipico aspetto sano e gioioso che la caratterizza. Vibrano tutti i sentimenti dell'anima napoletana: dalla gioia all'umorismo, dalla vivacità alla nostalgia.



V. Bellini CASTA DIVA 6’
dalla “Norma”
Solista: Prof. Santino Torre

Tragedia d'amore e di morte, "Norma" è un ponte teso tra i fasti dell'opera eroica ed il sentimentalismo del melodramma romantico. La "Casta Diva…" è una delicata melodia che incanta. La celebre cavatina restituisce all'orchestra il potere di sollevare il sipario in corrispondenza dei principali mutamenti di situazione scenica. L'atmosfera di commossa trepidazione del momento è effetto di un fraseggio che pur essendo per larghi tratti contenuto entro limiti modesti di estensione sonora, scava e cesella il più ricco gioco di variazioni. La mossa staticità di "Casta Diva…" è paragonabile all'immagine insieme inquieta e monolitica di un fuoco sacro. Norma è spettacolo di umanità, turbine di fantasia e gioiello d'arte.





P. I. Tchaikovsky CANZONE NAPOLETANA 3’
Solista: Prof. Antonio Tilli

Tchaikovsky è stato uno dei più grandi compositori russi del tardo romanticismo, le cui composizioni sono tra le più note del repertorio classico. Ha unito nel suo stile caratteristiche della musica tradizionale russa alla prassi musicale classica, in contrasto con la visione estetica del Gruppo dei Cinque. Tchaikovsky ha scritto il suo "Album per bambini" nell'estate del 1878 e, Seguendo l'esempio di Schumann (Album für die Jugend), non solo sono tecnicamente facili da eseguirsi, ma anche direttamente correlati al mondo dei bambini. Tra questi vi è la "Canzone Napoletana" che è un brano ispirato all' Italianità dell'epoca, rappresentata dal caratteristico stile partenopeo.



G. Paisiello MARCHE DU PREMIER CONSUL 2’


Il termine Console si riferisce all'Antica Roma; i Consoli (coloro che prendevano decisioni in maniera collegiale) erano due ed entrambi esercitavano sia il potere civile che militare. I due magistrati (dal latino magister = maestro) venivano eletti dal popolo di Roma. Nel 1800 un plebiscito introdusse una nuova costituzione nella quale si decise di dare tutti i poteri ad un uomo forte, il primo scelto tra tre consoli. Napoleone Bonaparte, che si fece eleggere primo Console di Francia a vita, indirizzò la sua committenza musicale, per una marcia a lui intitolata, verso i Maestri della Scuola Napoletana come Piccinni e Paisiello. Quest'ultimo scrisse per lui la Marche du Premier Consul oltre una messa ed un'opera dal titolo "Proserpine".




J. Williams SCHINDLER’S LIST 4’
(Arr. M. Ciafrei) Solista: Prof. Gabriele Bargione

La colonna sonora dell’omonimo film di Steven Spielberg del 1993, vincitore di sette premi Oscar, è stata scritta da uno dei più grandi maestri della musica da film, John Williams. Il compositore americano ha scritto musica per ogni genere di film, dalla fantascienza di Star Wars ed E.T. alle avventure di Indiana Jones. In questo caso la sua musica commenta un film drammatico, che parla del genocidio degli ebrei durante la seconda guerra mondiale. Eccezionalmente questa sera ascolteremo il brano che ha come solista il violinista Prof. Gabriele Bargione.




Beatles HIT THE BEAT 11’
(Str. M. Martinelli)


Beatles, un nome, una storia . . . lunghissima. Agli inizi degli anni '60 il gruppo pubblica un primo 45 giri, "Love me do" e poco dopo un secondo, "Please please me". E' l'inizio di un successo senza precedenti, di una febbre collettiva chiamata Beatlemania, che contagia i teenagers di tutto il mondo, di cambiamenti cruciali ancora oggi alla base del pop e del rock. Questo famoso brano è stato arrangiato dal Maestro Massimo Martinelli.




P. Daniele NAPUL’E’ 4’
Solista: Prof. Francesco Loppi


Napul’è è un brano composto ed eseguito da Pino Daniele, inserito come traccia di apertura del suo album di esordio Terra mia (1977), nonché come lato A del 45 giri. La canzone era l'unica dell'album non arrangiata dallo stesso Pino Daniele, a cura invece di Antonio Sinagra. Il testo della canzone parla delle contraddizioni e della difficile realtà di Napoli e della sensazione di indifferenza e di rassegnazione per questa situazione. Il brano ottenne grande successo nel corso degli anni seguenti, testimoniato dal fatto che è stato più volte riproposto dallo stesso autore sia in raccolte, sia in album live. Numerose anche le cover pubblicate da altri artisti, tra le quali quelle di Mina, Gino Paoli, Mario Trevi, Laura Pausini. Napul’è è diventato l'inno ufficiale del Napoli.



L. Cirenei LA FEDELISSIMA 2’
Marcia d’Ordinanza dell’Arma dei Carabinieri

Ogni volta che la si ascolta suscita una forte emozione che probabilmente deriva dall'intimo legame con il potente squillo iniziale, "La Colonnella", il ritornello del Comandante della Legione Allievi Carabinieri Reali, fonte ispiratrice dell'intera composizione. Divenuta Marcia d'Ordinanza dell'Arma dei Carabinieri nel 1930, rappresenta ancora oggi una vetta inespugnabile, un modello di marcia militare che sarà difficile eguagliare.




M. Novaro IL CANTO DEGLI ITALIANI 2’
Inno Nazionale Italiano

"Fratelli d'Italia" o "Canto degli Italiani", fu scritto da Goffredo Mameli nel settembre del 1847 e messo in musica due mesi dopo da Michele Novaro. Fin dai primi moti popolari, che precedettero l'esplosione rivoluzionaria del 1848, l'Inno fu associato alla Bandiera Tricolore come simbolo della volontà di indipendenza nazionale. Attorno alla Bandiera e al Canto degli Italiani si strinsero i milanesi nelle Cinque Giornate del marzo '48; già Inno Nazionale dovette considerarlo Giuseppe Verdi quando lo inserì, accanto alla Marsigliese e all'Inno Inglese, nell'"Inno delle Nazioni", da lui composto nel 1864. Divenuto l'Inno Nazionale Italiano nell'immediato dopoguerra, il Canto degli Italiani riesce ad esprimere un forte sentimento di unità nazionale, che lo ha condotto nel corso degli anni ad essere unanimemente considerato in grado di esprimere e far sentire la voce del popolo italiano che spinge verso l'unione e l'amore in vista del conseguimento di un fine comune.










 
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