Giugliano, in quattro a bordo di una Smart che si ribalta, muore bimba di 8 anni, alla guida il compagno della mamma senza patente, auto non assicurata. A Monteruscello bimbo portato in moto, senza casco, dal padre la video denuncia inviata a Borrelli (Avs): ’Vittime di una ‘cultura’ malata ch
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Giugliano, in quattro a bordo di una Smart che si ribalta, muore bimba di 8 anni, alla guida il compagno della mamma senza patente, auto non assicurata. A Monteruscello bimbo portato in moto, senza casco, dal padre la video denuncia inviata a Borrelli (Avs): “Vittime di una ‘cultura’ malata che combatterò sempre”
Questa mattina una bambina di 8 anni ha perso la vita a causa di un incidente stradale. La piccola si trovava in braccio alla madre, sul sedile del passeggero di una Smart Fortwo, come dice stesso il nome un’auto per due persone che invece ne conteneva quattro, con il compagno della madre alla guida e l’altra figlia, sedicenne, seduta nel portabagagli. Intorno alle 5,20 di questa mattina l’auto, risultata senza assicurazione e l’uomo alla guida senza patente, si è ribaltata per cause ancora da chiarire. La piccola è morta sul colpo, la sorella è in ospedale assieme alla madre. Per il conducente invece solo qualche escoriazione. Una tragedia che arriva a poca distanza dall’ennesima segnalazione inviata da alcuni cittadini al deputato Borrelli, che da anni combatte i comportamenti folli dei delinquenti della strada. In un video pubblicato sui social si vede un uomo guidare la moto con un bambino disteso sul serbatoio, ovviamente senza casco e senza qualsiasi tipo di protezione, tra le strade di Monteruscello.
“Non siamo di fronte a un angelo volato in cielo ma siamo al cospetto, purtroppo, di una delle tante vittime di una ‘cultura’ malata che se ne frega della sicurezza stradale e ogni giorno spetta a noi contare e piangere i morti. La segnalazione di Monteruscello di questa mattina ne è la riprova. Sono tantissimi gli adulti, molti dei quali genitori, che adottano comportamenti folli sulla strada, fanno guidare minorenni, anche in età bambinesca, sia auto che motociclette di grossa cilindrata, li espongono a pericoli immensi, li trasportano sugli scooter come pacchi, senza protezioni pronti a cadere alla prima buca affrontata male. Questi sono gli stessi adulti che poi fanno volare palloncini bianchi e piangono lacrime di coccodrillo per le morti innocenti. Tutte morti che si sarebbero potute evitare e che invece vanno ad aggiungersi a quella lunghissima lista delle vittime innocenti della strada. In questi anni abbiamo denunciato tantissimi genitori che si sono resi protagonisti di comportamenti simili, persone che senza vergogna riprendevano con il cellulare queste gesta per postarle sui social, quasi come un trofeo, un vero e proprio inno alla stupidità e all’ignoranza. E come abbiamo visto non basta ritirare le patenti, bisogna intervenire con leggi più severe perché un criminale si metterà alla guida anche se la patente gli è stata ritirata, cosa vuoi che gliene importi di queste regole. Quello che colpisce è che chi si batte per il rispetto del codice della strada, per diffondere un’educazione corretta anche alle nuove generazioni, viene continuamente contrastato da chi, invece, vuole vivere in un far west senza regole, dove tutto è concesso, però a farne le spese sono sempre i più deboli, come questa povera bambina di 8 anni, vittima di una follia messa in atto dal compagno della madre. Spero che questa persona non la passi liscia e paghi per quanto fatto davanti alla giustizia”.