Napoli, padre dell’assassino di Giogiò Cutolo insulta Borrelli alla vigilia della manifestazione per ricordare il giovane musicista
30 agosto 2024 - ore 23,00
Giovannbattista Cutolo “In sella allo scooter con i figli piccoli minaccia e rivendica di essere fiero del nome che porta. Pensi piuttosto al fatto che ha cresciuto un baby-killer la cui vita è già compromessa”
A meno di 24 ore dalla manifestazione che si terrà sabato alle 11.30 a piazza Municipio per ricordare Giovanbattista Cutolo, il giovane musicista ucciso a colpi di pistola in seguito a una rissa per futili motivi da un baby-criminale, il deputato Francesco Emilio Borrelli viene avvicinato a rotonda Diaz dal padre dell’assassino, Luigi Baldi, che prima lo insulta e difende gli ormeggiatori abusivi presenti in loco e poi rivendica pubblicamente di essere fiero del nome che porta. L’uomo, in sella ad uno scooter a pedalata assistita elettrica con un minore, insieme ad un altro scooter sempre a pedalata assistita elettrica con a bordo altri due minorenni, si è poi dileguato percorrendo la rampa per i disabili.
“Invece di riflettere sul disastro genitoriale ed educativo di cui è stato protagonista crescendo un figlio che, ancora minorenne, non ha esitato a premere il grilletto e ad uccidere Giogiò Cutolo per la sosta di uno scooter, continua a circolare per la città con l’arroganza tipica dei criminali, con tre minori a bordo di due scooter, vantandosi addirittura di essere il padre dell’assassino. Il tutto a meno di 24 ore dalla manifestazione in ricordo di Giogiò. Invece di continuare a trasmettere messaggi sbagliati e diseducativi a dei minori; le responsabilità della morte di Giovanbattista sono anche sue, così come è pesante il fardello di chi ha condannato il proprio figlio ad avere una vita già rovinata a 17 anni”. Queste le parole di Borrelli.
A meno di 24 ore dalla manifestazione che si terrà sabato alle 11.30 a piazza Municipio per ricordare Giovanbattista Cutolo, il giovane musicista ucciso a colpi di pistola in seguito a una rissa per futili motivi da un baby-criminale, il deputato Francesco Emilio Borrelli viene avvicinato a rotonda Diaz dal padre dell’assassino, Luigi Baldi, che prima lo insulta e difende gli ormeggiatori abusivi presenti in loco e poi rivendica pubblicamente di essere fiero del nome che porta. L’uomo, in sella ad uno scooter a pedalata assistita elettrica con un minore, insieme ad un altro scooter sempre a pedalata assistita elettrica con a bordo altri due minorenni, si è poi dileguato percorrendo la rampa per i disabili.
“Invece di riflettere sul disastro genitoriale ed educativo di cui è stato protagonista crescendo un figlio che, ancora minorenne, non ha esitato a premere il grilletto e ad uccidere Giogiò Cutolo per la sosta di uno scooter, continua a circolare per la città con l’arroganza tipica dei criminali, con tre minori a bordo di due scooter, vantandosi addirittura di essere il padre dell’assassino. Il tutto a meno di 24 ore dalla manifestazione in ricordo di Giogiò. Invece di continuare a trasmettere messaggi sbagliati e diseducativi a dei minori; le responsabilità della morte di Giovanbattista sono anche sue, così come è pesante il fardello di chi ha condannato il proprio figlio ad avere una vita già rovinata a 17 anni”. Queste le parole di Borrelli.