GUARDIA DI FINANZA: CELEBRATA DA S.E.R. MONS. DOMENICO BATTAGLIA LA SANTA MESSA IN OCCASIONE DELLA FESTIVITA’ DI SAN MATTEO, PATRONO DEL CORPO.
25 settembre 2024 - ore 20,03
Nella mattinata odierna, presso la Cattedrale metropolitana di “Santa Maria Assunta” (Duomo) , S.E.R. Mons. Domenico Battaglia, Arcivescovo di Napoli, ha presieduto la celebrazione eucaristica in onore del Santo Patrono della Guardia di Finanza, San Matteo.
Il celebre Santo, nato in Galilea e di professione esattore delle tasse, apostolo ed evangelista, è stato proclamato patrono delle Fiamme Gialle d’Italia da Papa Pio XI nel 1934, con l’auspicio che tutti gli appartenenti al Corpo potessero, sulla base del suo esempio, unire l’esercizio del dovere verso lo Stato con la fedele devozione a Cristo.
All’evento, accolte dal Comandante Interregionale dell’Italia Meridionale – Gen. C.A. Vito Augelli e dal Comandante Regionale Campania - Gen. D. Alessandro Barbera, sono intervenute le massime Autorità Istituzionali locali, i vertici dell’Autorità Giudiziaria, delle Forze di Polizia, delle Forze Armate e degli Uffici Finanziari, che hanno condiviso il significativo momento spirituale con una rappresentanza di militari, di ogni ordine e grado, in servizio alla sede di Napoli, con i componenti degli Organismi della Rappresentanza Militare nonché con gli appartenenti alle locali Sezioni dell’Associazione Nazionale Finanzieri in congedo.
La manifestazione religiosa rappresenta per tutte le Fiamme Gialle un momento di intenso raccoglimento spirituale che induce a seguire le orme del Santo Patrono, che cambia vita per mettersi al servizio del prossimo e degli onesti, quasi a voler tracciare la strada da seguire nell’attività che quotidianamente il Corpo è chiamato a svolgere: lo spirito di servizio verso la Stato e le comunità che lo compongono e la tutela dei cittadini onesti.
La cerimonia odierna, concelebrata dal Cappellano Militare Capo, Monsignor Gerardo Sangiovanni, dal Cappellano Militare – Don Claudio Mancusi e dal parroco della Cattedrale – Don Vittorio Sommella rappresenta, altresì, un cruciale momento di condivisione, tale da rinsaldare ulteriormente la coesione e l’unità di intenti tra tutti i militari del Corpo, fortemente impegnati nell’opera di contrasto ad ogni forma di illegalità, in ossequio alle Istituzioni e nel rispetto delle leggi, con lealtà, abnegazione, nel silenzio ed a costo di rinunce a sacrifici.
Il celebre Santo, nato in Galilea e di professione esattore delle tasse, apostolo ed evangelista, è stato proclamato patrono delle Fiamme Gialle d’Italia da Papa Pio XI nel 1934, con l’auspicio che tutti gli appartenenti al Corpo potessero, sulla base del suo esempio, unire l’esercizio del dovere verso lo Stato con la fedele devozione a Cristo.
All’evento, accolte dal Comandante Interregionale dell’Italia Meridionale – Gen. C.A. Vito Augelli e dal Comandante Regionale Campania - Gen. D. Alessandro Barbera, sono intervenute le massime Autorità Istituzionali locali, i vertici dell’Autorità Giudiziaria, delle Forze di Polizia, delle Forze Armate e degli Uffici Finanziari, che hanno condiviso il significativo momento spirituale con una rappresentanza di militari, di ogni ordine e grado, in servizio alla sede di Napoli, con i componenti degli Organismi della Rappresentanza Militare nonché con gli appartenenti alle locali Sezioni dell’Associazione Nazionale Finanzieri in congedo.
La manifestazione religiosa rappresenta per tutte le Fiamme Gialle un momento di intenso raccoglimento spirituale che induce a seguire le orme del Santo Patrono, che cambia vita per mettersi al servizio del prossimo e degli onesti, quasi a voler tracciare la strada da seguire nell’attività che quotidianamente il Corpo è chiamato a svolgere: lo spirito di servizio verso la Stato e le comunità che lo compongono e la tutela dei cittadini onesti.
La cerimonia odierna, concelebrata dal Cappellano Militare Capo, Monsignor Gerardo Sangiovanni, dal Cappellano Militare – Don Claudio Mancusi e dal parroco della Cattedrale – Don Vittorio Sommella rappresenta, altresì, un cruciale momento di condivisione, tale da rinsaldare ulteriormente la coesione e l’unità di intenti tra tutti i militari del Corpo, fortemente impegnati nell’opera di contrasto ad ogni forma di illegalità, in ossequio alle Istituzioni e nel rispetto delle leggi, con lealtà, abnegazione, nel silenzio ed a costo di rinunce a sacrifici.