Napoli, parco Mascagna: vandalismi prevedibili e previsti. Capodanno: ’Rimaste inevase le richieste di vigilanza e guardiania’
28 ottobre 2024 - ore 14,04
Napoli parco Mascagna " Gli episodi di vandalismo che si sono registrati, anche in questi giorni, nel parco comunale Mascagna erano ampiamente prevedibili ed erano stati più volte segnalati, senza che si adottassero le misure atte a scongiurarle ". E' quando afferma Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, già presidente della Circoscrizione Vomero, che da tempo segue le vicende, purtroppo non esaltanti, che riguardano l'unica area a verde pubblico a disposizione delle migliaia di persone che risiedono nell'area posta a confine dei quartieri Vomero e Arenella, chiusa da oltre un anno e i cui lavori di riqualificazione in corso dovrebbero terminare prima delle prossime festività natalizie.
" Già quando furono incendiate le due palme poste all'ingresso del parco in via Pacio Bertini, una a fine luglio e un'altra a fine agosto dell'anno scorso, anche a seguito del ripetersi di alcune aggressioni da parte delle cosiddette baby gang a gruppi di ragazzi che si trovavano all'esterno del parco, rimarcai la necessità d'incrementare la vigilanza, in considerazione anche del fatto che, a pochi passi dal parco in questione, si trova la sede del commissariato di P.S. del Vomero, oltre a installare un sistema di videosorveglianza con telecamere, che non solo avrebbe funzionato da deterrente ma avrebbe consentito d'individuare gli autori degli atti vandalici ".
" Richiesta che rinnovai - puntualizza Capodanno - quando a giugno di quest'anno si scopri che, attraverso alcuni varchi realizzati nei cancelli c'erano persone che entravano nel parco, soprattutto ragazzi, con conseguenti pericoli dal momento che, benché i lavori fossero all'epoca fermi, si trattava di un cantiere. In quella occasione chiesi anche che venisse aperta un'indagine da parte della procura della Repubblica di Napoli, in considerazione del fatto che venivano violate le norme espressamente dettate al riguardo dal decreto legislativo 81/2008, così come integrato dal decreto legislativo 106/2009, le quali prescrivono che agli estranei ai lavori non deve essere consentito di accedere alle zone di lavoro del cantiere e che occorre installare appropriata segnaletica in tal senso in corrispondenza degli accessi al cantiere ".
" Anche in quella circostanza - sottolinea Capodanno - rinnovai la richiesta d'installare un sistema di videosorveglianza e della necessità da parte della ditta incaricata dell'esecuzione dei lavori di adottare una serie di provvedimenti, a tutela innanzitutto della sicurezza anche per la presenza di numerose buche e avvallamenti, con una vigilanza e una guardiania sia diurna che principalmente notturna, trattandosi comunque di un cantiere ".
" Appelli - conclude Capodanno - che sono rimasti inascoltati e che rinnovo nell'occasione, chiedendo altresì l'apertura di un'indagine tesa non solo a individuare gli autori degli atti di vandalismo per i provvedimenti consequenziali ma, anche in relazione alla mancata adozione delle necessarie quanto prescritte misure di salvaguardia e vigilanza che, anche alla luce degli episodi richiamati, avrebbero dovuto già essere adottate ".
" Già quando furono incendiate le due palme poste all'ingresso del parco in via Pacio Bertini, una a fine luglio e un'altra a fine agosto dell'anno scorso, anche a seguito del ripetersi di alcune aggressioni da parte delle cosiddette baby gang a gruppi di ragazzi che si trovavano all'esterno del parco, rimarcai la necessità d'incrementare la vigilanza, in considerazione anche del fatto che, a pochi passi dal parco in questione, si trova la sede del commissariato di P.S. del Vomero, oltre a installare un sistema di videosorveglianza con telecamere, che non solo avrebbe funzionato da deterrente ma avrebbe consentito d'individuare gli autori degli atti vandalici ".
" Richiesta che rinnovai - puntualizza Capodanno - quando a giugno di quest'anno si scopri che, attraverso alcuni varchi realizzati nei cancelli c'erano persone che entravano nel parco, soprattutto ragazzi, con conseguenti pericoli dal momento che, benché i lavori fossero all'epoca fermi, si trattava di un cantiere. In quella occasione chiesi anche che venisse aperta un'indagine da parte della procura della Repubblica di Napoli, in considerazione del fatto che venivano violate le norme espressamente dettate al riguardo dal decreto legislativo 81/2008, così come integrato dal decreto legislativo 106/2009, le quali prescrivono che agli estranei ai lavori non deve essere consentito di accedere alle zone di lavoro del cantiere e che occorre installare appropriata segnaletica in tal senso in corrispondenza degli accessi al cantiere ".
" Anche in quella circostanza - sottolinea Capodanno - rinnovai la richiesta d'installare un sistema di videosorveglianza e della necessità da parte della ditta incaricata dell'esecuzione dei lavori di adottare una serie di provvedimenti, a tutela innanzitutto della sicurezza anche per la presenza di numerose buche e avvallamenti, con una vigilanza e una guardiania sia diurna che principalmente notturna, trattandosi comunque di un cantiere ".
" Appelli - conclude Capodanno - che sono rimasti inascoltati e che rinnovo nell'occasione, chiedendo altresì l'apertura di un'indagine tesa non solo a individuare gli autori degli atti di vandalismo per i provvedimenti consequenziali ma, anche in relazione alla mancata adozione delle necessarie quanto prescritte misure di salvaguardia e vigilanza che, anche alla luce degli episodi richiamati, avrebbero dovuto già essere adottate ".