GDF CASERTA: SEQUESTRATE 37 PIANTE DI CANAPA INDIANA, OLTRE A MARIJUANA E HASHISH. SCOPERTE DUE COLTIVAZIONI DI PIANTE DI “CANNABIS INDICA” NEL COMUNE DRAGONI.
07 novembre 2024 - ore 14,02
Continua incessante l’azione della Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Caserta che ha intensificato la lotta al traffico, allo spaccio e al consumo di sostanze stupefacenti, fenomeno sempre più crescente nei comuni dell’alto casertano
Nello scorso mese di ottobre i controlli effettuati dai Finanzieri della Tenenza di Piedimonte Matese hanno infatti portato al sequestro di 37 piante di Canapa Indica prossime alla raccolta, oltre 230 grammi di marijuana e circa gr. 30 di hashish.
Due le coltivazioni individuate, con piante alte sino a tre metri, messe a coltura nella campagna in agro del comune di Dragoni; i servizi di sopralluogo, osservazione e appostamento - anche in orario notturno - hanno però permesso di fermare soltanto uno dei due proprietari delle piantagioni, nei confronti del quale, oltre a 25 piante di canapa indiana, sono stati sequestrati 230 grammi di marijuana - in parte già confezionata in dosi - rinvenuta a seguito di perquisizione presso la sua abitazione.
Una seconda piantagione, invece, costituita da 11 piante di canapa indiana, organizzata all’interno di una fitta boscaglia nel comune di Dragoni, è stata sequestrata dai Finanzieri nei confronti di soggetti ignoti, in quanto il proprietario del terreno è risultato deceduto e gli eredi stabiliti all’estero.
In ultimo, nel corso di controlli mirati nei comuni di Piedimonte Matese e San Gregorio Matese, anche attraverso l’esecuzione di perquisizione domiciliare e personale, i Finanzieri Matesini pervenivano al sequestro, complessivamente, di 1 pianta di Canapa Indiana e di oltre gr. 30 di hashish.
La sostanza stupefacente era sicuramente destinata al popolo della movida, soprattutto ai giovani di età compresa tra i 16 e i 30 anni, i quali, talvolta, dopo l’assunzione, imprudentemente, si pongono addirittura alla guida dei propri veicoli, mettendo così a repentaglio la loro incolumità e quella degli altri utenti della strada.
Per i coltivatori, invece, il raccolto ottenuto dalle piantagioni, una volta lavorato ed essiccato, avrebbe prodotto almeno 12 kg. di marijuana, per un valore di mercato - al dettaglio - di oltre 60.000 mila euro.
L’azione dei finanzieri di Caserta testimonia concretamente come la Guardia di Finanza, oltre alle tipiche ed esclusive funzioni di polizia economico-finanziaria, assicuri anche una salda presenza sul territorio a difesa ed a tutela dei cittadini da tutti quei fenomeni che possano ledere la sicurezza della collettività.
L’intervento repressivo in questione si inserisce, infatti, nella più ampia lotta alla criminalità in genere che il Corpo quotidianamente sostiene nell’ambito dei propri poteri Istituzionali non solo al fine di tutelare l’economia legale ed il sano funzionamento del tessuto produttivo, ma anche in riposta alle esigenze di sicurezza richieste dai cittadini.
Ad ogni buon conto e con riguardo alle operazioni svolte, si precisa che i destinatari dei sequestri sono da ritenersi sempre presunti innocenti fino a sentenza definitiva e che la misura è stata adottata senza il contraddittorio con le parti e la relativa difesa, che avverrà innanzi al Giudice terzo, il quale potrà eventualmente valutare l’assenza di ogni forma di responsabilità in capo agli indagati.
Nello scorso mese di ottobre i controlli effettuati dai Finanzieri della Tenenza di Piedimonte Matese hanno infatti portato al sequestro di 37 piante di Canapa Indica prossime alla raccolta, oltre 230 grammi di marijuana e circa gr. 30 di hashish.
Due le coltivazioni individuate, con piante alte sino a tre metri, messe a coltura nella campagna in agro del comune di Dragoni; i servizi di sopralluogo, osservazione e appostamento - anche in orario notturno - hanno però permesso di fermare soltanto uno dei due proprietari delle piantagioni, nei confronti del quale, oltre a 25 piante di canapa indiana, sono stati sequestrati 230 grammi di marijuana - in parte già confezionata in dosi - rinvenuta a seguito di perquisizione presso la sua abitazione.
Una seconda piantagione, invece, costituita da 11 piante di canapa indiana, organizzata all’interno di una fitta boscaglia nel comune di Dragoni, è stata sequestrata dai Finanzieri nei confronti di soggetti ignoti, in quanto il proprietario del terreno è risultato deceduto e gli eredi stabiliti all’estero.
In ultimo, nel corso di controlli mirati nei comuni di Piedimonte Matese e San Gregorio Matese, anche attraverso l’esecuzione di perquisizione domiciliare e personale, i Finanzieri Matesini pervenivano al sequestro, complessivamente, di 1 pianta di Canapa Indiana e di oltre gr. 30 di hashish.
La sostanza stupefacente era sicuramente destinata al popolo della movida, soprattutto ai giovani di età compresa tra i 16 e i 30 anni, i quali, talvolta, dopo l’assunzione, imprudentemente, si pongono addirittura alla guida dei propri veicoli, mettendo così a repentaglio la loro incolumità e quella degli altri utenti della strada.
Per i coltivatori, invece, il raccolto ottenuto dalle piantagioni, una volta lavorato ed essiccato, avrebbe prodotto almeno 12 kg. di marijuana, per un valore di mercato - al dettaglio - di oltre 60.000 mila euro.
L’azione dei finanzieri di Caserta testimonia concretamente come la Guardia di Finanza, oltre alle tipiche ed esclusive funzioni di polizia economico-finanziaria, assicuri anche una salda presenza sul territorio a difesa ed a tutela dei cittadini da tutti quei fenomeni che possano ledere la sicurezza della collettività.
L’intervento repressivo in questione si inserisce, infatti, nella più ampia lotta alla criminalità in genere che il Corpo quotidianamente sostiene nell’ambito dei propri poteri Istituzionali non solo al fine di tutelare l’economia legale ed il sano funzionamento del tessuto produttivo, ma anche in riposta alle esigenze di sicurezza richieste dai cittadini.
Ad ogni buon conto e con riguardo alle operazioni svolte, si precisa che i destinatari dei sequestri sono da ritenersi sempre presunti innocenti fino a sentenza definitiva e che la misura è stata adottata senza il contraddittorio con le parti e la relativa difesa, che avverrà innanzi al Giudice terzo, il quale potrà eventualmente valutare l’assenza di ogni forma di responsabilità in capo agli indagati.