COMUNICATO CARABINIERI ANTI FALSIFICAZIONE DI ROMA
25 marzo 2025 - ore 22,00

Il gruppo criminale individuato risultava coinvolto nei processi diretti alla produzione di banconote contraffatte da 20, 50 e 100 euro, il tutto servendosi di una stamperia clandestina sita nell’area di Napoli-Barra, per la precisione all’interno di un “bunker” sotterraneo contiguo al garage dell’abitazione del promotore del sodalizio criminoso, locale il cui accesso era stato occultato da una parete muraria mobile realizzata su rotaie, azionabile con un sistema elettronico artigianale.
Il 14 agosto 2024 i Carabinieri del Comando Antifalsificazione Monetaria avevano smantellato il sito produttivo procedendo al sequestro di:
banconote false del taglio da 20, 50 e 100 euro, per un valore nominale complessivo di circa 2 milioni e settecentomila;
numerosi devices e nr. 31 stampanti digitali;
progetti grafici strumentali alla produzione digitale della valuta falsa in euro e delle banconote da 100 dollari U.S.A.;
supporti cartacei e progetti digitali funzionali alla clonazione di buoni postali fruttiferi in Lire, utilizzati per perpetrare truffe in danno di Poste Italiane.
Il 14 marzo u.s. i Carabinieri dell’Antifalsificazione Monetaria avevano anche accertato la fraudolenta riattivazione del sito produttivo, ancora sotto sequestro, ad opera dei sodali comunque gravitanti nell’abitazione principale. Nella circostanza veniva operato il sequestro di ulteriore valuta falsa appena stampata (nr. 33 banconote da 50 €) e materiale informatico funzionale alla produzione.
Le indagini, svolte con il contributo specialistico della Banca d’Italia e con il supporto di Europol, soprattutto per il censimento delle filiere distributive rivolte all’estero e, in particolare, verso la Francia, hanno consentito di accertare che i falsari, a partire dal 2021, avevano generato 5 insidiosissime classi di contraffazione diffuse in tutti i paesi Europei, avendo prodotto circa 380 mila banconote, per un valore nominale complessivo di circa 11 milioni e 500 mila euro, riuscendo a monopolizzare circa il 30% della valuta falsa circolante nell’eurozona.
.