CARABINIERI: SALA CONSILINA - ESEGUITE 23 MISURE PER SPACCIO DI SOSTANZE STUPEFACENTI.
11 novembre 2024 - ore 14,57
In data odierna, a conclusione di un'articolata investigativa coordinata da questo Ufficio e condotta in piena sinergia dai Finanzieri del Nucleo di Polizia EconomicoFinanziaria di Potenza e dai Carabinieri della Compagnia di Sala Consilina, su disposizione della DDA di Potenza è stata data esecuzione a un'ordinanza di custodia cautelarc emessa dal Giudice per le indagini preliminari di Potenza su richiesta di questa Procura in un procedimento penale a carico di diversi indagati, ritenuti di essere componenti di una associazione a delinquere finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti e di essere coinvolti in una serie di ulteriori vicende delittuose afferenti a read contro la pubblica amministrazione c contro il patrimonio.
L'ordinanza, per la cui esecuzione sono stad circa un centinaio di militari delle due Forze di Polizia, supportati da unità cinofile, ha riguardato 23 soggetti, indiziati di reati tra il territorio del basso salernitano (Vallo di Diano) ed il capoluogo lucano, destinatari di varie misure personali (arresti in regime carcerario, arresti domiciliari, obbligo quotidiano di presentazione alla PG e divieto di esercitare uffici direttivi di persone giuridiche c imprese).
Numerose Ic perquisizioni eseguite per assicurare il prezzo o il profitto dei vari reati quantificato nel sequestro preventivo, nella forma diretta o per equivalente, di somme di denaro per circa € 100.000,00.
Sulla base degli indizi raccolti — e ferma restando la presunzione d'innocenza fino a condanna definitiva. emergerebbe che ruolo centrale nell'attività criminosa avrebbe avuto il salese TERRUZZI Luigi, che avrebbe svolto le attività contestate anche nel periodo in cui era detenuto presso la Casa Circondariale "A. Santoro" di Potenza. Lo stesso, sempre sulla base degli indizi raccolti e da verificare in sede dibattimentale, avrebbe goduto della complicità dei suoi familiari e sodali TERRUZZI Christian, GINNETTI Michelina c TERRUZZI Giusimaria oltre che dell'apporto del sodale PALADINO Pietro, tutti originari di Sala Consilina. Secondo le investigazioni svolte — il cui contenuto, come detto, è da verificare nei vari gradi di giudizio - l'organizzazione criminale in esame avrebbe avuto la finalità di commetterc una serie di delitti, quali:
l'acquisto — svolto prevalentemente da PALADINO Pietro - c la successiva vendita e/o cessione a terzi di sostanze stupefacenti, attraverso una ramiflcata rete di spacciatori, tra cui CHIRICHELLA Toni. In proposito è da evidenziare che nel corso delle indagini, si è proceduto al sequestro di Kg. 2,100 di sostanza stupefacente, del tipo hashish, suddivisa in ventuno "panetti", minuziosamente occultata in un ambiente impervio di campagna; la corruzione del Pubblico Ufficiale, CAMPANELLA Raffaele, agente della Polizia Penitenziaria, all'epoca dei in servizio presso l'Istituto Circondariale di Potenza, finalizzata all'ottenimento di illeciti favori da parte dell'Agente in ambito carcerario, in cambio di beni cd utilità a lui consegnati; la costituzione e l'attribuzione a terzi consociati e/o meri amministratori formali di numerose società e/o rapporti finanziari, al di eluderc le disposizioni di legge in materia di misure di prevenzione di carattere patrimoniale. Tali imprese, cioè, erano state intestate a prestanome vari rimanendo la gestione reale delle imprese ai componenti della famiglia TERRUZZI, che, per via dei precedend di polizia c delle condanne riportate, erano soggetti a ad esserc sottoposti a misure di prcvcnzionc patrimoniale.
la commissione di numerose truffe aggravate ai danni dell'I.N.P.S., poste in essere per mezzo delle prefate società, attraverso Ic quali venivano eseguite fittizie assunzioni di lavoratori. Lc indagini avrebbero permesso di appurare come in numerose circostanze gli "assunti" erano addirittura soggetti sottoposti al regime carcerario, o loro prossimi congiunti, nonché familiari c conoscenti, ai quali il citato Ente previdenziale ha, nel tempo, corrisposto tutta una serie di indennità/prebende in realtà non dovute, con conseguente realizzazione di profitd.
Si deve nuovamente precisare che il procedimento penale versa attualmente nella fase delle indagini preliminari, con la conseguenza che per tutti gli indagati vigc il principio di presunzione di innocenza, fino ad eventuale sentenza definitiva di condanna.