Sabato 23 novembre, ore 11.30
Incontro con
DIEGO DE SILVA
in occasione della pubblicazione del suo nuovo libro
I titoli di coda di una vita insieme
Interviene con l’autore
Maurizio de Giovanni
Letture di
Francesca Romana Bergamo
Note
«L’amore non è una storia, ma due». Per questo Fosco e Alice hanno affidato ai loro rispettivi avvocati le parole che non sanno dirsi, lasciandosi.
Alice aspira a una conclusione drammatica, come se un grande amore si misurasse dalle ferite, dal male che è possibile farsi. Vuole enfasi, conflitto, palcoscenico. Fosco è piú morbido, quasi passivo, incline ad accettare qualsiasi condizione. E alla fine, come in tutte le separazioni, le loro posizioni si tradurranno in documenti mortificanti, che nulla dicono perché nulla sanno di una vita insieme. Che riassumono il dolore, e anche la gioia, in parole povere.
Per riscrivere con una dignità diversa i titoli di coda della loro storia, decidono allora di ritirarsi in una casa amata, tra i fantasmi dal passato e di ciò che è stato tradito, che siano gli anni felici dell’infanzia, quel tempo bello in cui s’impara il mondo, gli amici di sempre o il loro stesso legame. Trovarsi lí, in quella casa, significa anche cercare un fuoco comune: il loro fuoco. Significa attraversare in due i rimpianti fino a esaurire la sofferenza, estrarre dalle macerie del tempo ciò che rimane vivo e trovare la forza di andare addosso alle cose, persino quando fanno paura.
Senza rinunciare all’ironia che lo contraddistingue, come modo di illuminare ciò che conta, Diego De Silva riesce a raccontare con forza, attraverso le voci di Fosco e Alice, le speranze, le delusioni, le felicità sepolte, il complicato groviglio di sentimenti che accompagnano da sempre la fine di un amore.
Diego De Silva è nato a Napoli nel 1964. Presso Einaudi ha pubblicato Certi bambini (2001, premio selezione Campiello), da cui è stato tratto l’omonimo film diretto dai fratelli Frazzi, La donna di scorta (2001), Voglio guardare (2002, presto nelle sale per la regia di Stefano Incerti), Da un’altra carne (2004), Non avevo capito niente (2007, premio Napoli e finalista al premio Strega), Mia suocera beve (2010), Sono contrario alle emozioni (2011), Mancarsi (2013), Terapia di coppia per amanti (2015), da cui è stato tratto il film diretto da A. M. Federici, Divorziare con stile (2017), Superficie (2018), I valori che contano (avrei preferito non scoprirli) (2020), Le minime di Malinconico (2021) e Sono felice, dove ho sbagliato? (2022). Dai romanzi che hanno per protagonista Vincenzo Malinconico è stata tratta la serie tv prodotta e trasmessa da Rai 1. Alcuni suoi racconti sono apparsi nelle antologie Disertori, Crimini, Crimini italiani, Questo terribile intricato mondo, Scena padre, Giochi criminali e Figuracce.