Napoli parco Mascagna riaperto dopo 512 giorni“ La presenza all'apertura del parco Mascagna del sindaco Manfredi e dell'assessore comunale al verde Santagada, con tanto di annuncio, rilanciato e pubblicizzato nei giorni scorsi sui mass media e sui social, e senza peraltro spendere una parola, nei loro interventi, per chiedere scusa ai cittadini per il notevole ritardo nel restituire alla pubblica fruizione quest'unica area a verde attrezzato della zona, da molte persone non è stata accolta di buon grado, sollevando anche proteste da parte di comitati e residenti, presenti con cartelloni e manifesti. In analogia a quanto era stato fatto il giorno prima per la riapertura della funicolare di Chiaia, avvenuta dopo 28 mesi di fermo, seppure il primo cittadino partenopeo non voleva cospargersi il capo di cenere, cosa, a mio avviso doverosa, sia per la funicolare di Chiaia che per il parco Mascagna, bisognava aprire i cancelli del parco e basta, senza alcuna passerella istituzionale, aspetto che ha irritato non poche persone, seppure è prevalsa ovviamente la gioia, specialmente per i bambini e le rispettive famiglie, di poter finalmente fruire di quest'oasi di verde pubblico ". A intervenire, ancora una volta, sulla vicenda è Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, già presidente della Circoscrizione Vomero, che, nel corso dei 512 giorni di chiusura del parco comunale ha condotto una vera e propria battaglia, insieme ai residenti, con petizioni, sit-in e comunicati stampa per denunciare i ritardi nell'esecuzione dei lavori, tenendo costantemente aggiornata la contabilità dei giorni di chiusura del parco pubblico. Lo stesso Capodanno ha anche lanciato, sulla piattaforma change org, una petizione con la richiesta delle dimissioni dell’assessore al verde del Comune di Napoli, Vincenzo Santagada, proprio a ragione delle vicende che hanno portato alla lunga chiusura del parco comunale in questione, petizione che ha raggiunto il traguardo di ben 840 sottoscrizioni.
" Ma - afferma Capodanno - la riapertura del parco non chiude le tante polemiche sollevate in questo lungo periodo di chiusura, dal momento che restano senza risposte alcune questioni sulle quali chiediamo da tempo di fare chiarezza, anche attraverso indagini da promuovere sia da parte della magistratura inquirente che di quella contabile ".
" La prima questione - puntualizza Capodanno - riguarda il tempo impiegato per i lavori, iniziati, come si leggeva nel primo cartello di cantiere, solo il 20 novembre 2023, benché il parco fosse chiuso dal 7 settembre precedente, affidati all'impresa MAIBA S.r.l., la quale però, dopo aver eseguito i primi interventi anche con l'abbattimento numerosi alberi che si trovavano all'interno del parco, rinunciò a proseguire, per motivi che non sono stati mai resi pubblicamente noti e sui quali chiediamo ancora una volta che venga fatta luce: perché l'impresa MAIBA S.r.l. rinunciò all'appalto e quali misure vennero adottate a seguito di questa rinuncia? Solo successivamente e dopo un lungo lasso di tempo, durante il quale i lavori rimasero fermi, si provvide a consegnare, in data 4 settembre 2024, le chiavi alla ditta TEKNO GREEN S.R.L., che era risultata seconda nella gara d'appalto. E qui nasce un'altra domanda che attende ancora una risposta. Come mai c'è voluto tanto tempo per far subentrare la seconda ditta visto che bisognava semplicemente far scorrere la graduatoria? "
" Inoltre - aggiunge Capodanno - nel primo cartello di cantiere la durata dei lavori, presumibilmente derivante dal progetto esecutivo e riportata nel capitolato della gara d'appalto, era di 120 giorni. Come mai dunque la chiusura del parco è stata di ben 512 giorni, 17 mesi se i lavori potevano essere effettuati in soli quattro mesi, con un tempo che si è dunque quadruplicato?
" Un'altra questione importante sulla quale si attendono risposte riguarda la spesa sostenuta per i suddetti lavori - Originariamente la Giunta Comunale partenopea aveva approvato, con delibera n. 27 del 03/02/2023, il progetto esecutivo per la riqualificazione del parco Mascagna. Gli interventi venivano finanziati dal piano strategico Città Metropolitana per un importo di circa 440mila euro, prevedendo, oltre ai lavori per alberature e aree verdi, anche il rifacimento della pavimentazione, degli impianti di illuminazione, di irrigazione e di videosorveglianza. Inoltre si sarebbe proceduto alla riqualificazione di tutte le aree gioco con la sostituzione delle giostre esistenti e con la creazione di aree tematiche diversificate tra cui una di sport e fitness, una zona giochi, un orto didattico. Rientravano nel progetto anche interventi ai campi da basket e da bocce, il restauro della fontana, ferma da mesi, trasformata in ricettacolo di rifiuti, e la revisione di arredi, sedute e pensiline. Il parco infine sarebbe stato dotato di indicazioni informative sulle specie arboree esistenti. Successivamente tale somma è stata incrementata arrivando a una spesa complessiva che, stando alle notizie diffuse al riguardo, è arrivata a 600mila euro. Eppure, nel cartello di cantiere succitato l'importo dei lavori era indicato in € 237.678,58. Come si giustifica il fatto che la spesa finale sarebbe arrivata quasi a triplicarsi rispetto all'importo originariamente appaltato, peraltro per riqualificare un parco che ha un'estensione di appena 12mila metri quadrati? ".
" In attesa delle risposte alle suddette domande - conclude Capodanno - restano le preoccupazioni, espresse anche stamattina, per il futuro del parco, anche alla luce di pregresse esperienze, che riguardano pure altri parchi comunali, come il parco Minopoli, anch'esso finito alla ribalta delle cronache in questi giorni, legate sia alla manutenzione ordinaria sia ai problemi della sicurezza, alla luce dei numerosi atti vandalici messi in atto negli ultimi tempi. Su questi aspetti sollecitiamo sin d'ora un'azione programmatica costante e duratura da mettere in campo da parte degli uffici comunali competenti, fermo restando che, insieme ai residenti e i comitati di zona, continueremo a vigilare sul parco in questione sollecitando al riguardo la massima collaborazione dei cittadini ".