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Napoli - Vomero, piazza Vanvitelli: riattivato l’orologio che perņ anticipa l’ora legale Uno degli 11 orologi rimasti a Napoli del cosiddetto ’Impianto dell’ora unica’

01 marzo 2025 - ore 19,00
1_vomero_lo_storico_orologio_di_piazza_vanvitelli.jpgVomero lo storico orologio di piazza Vanvitelli

         “ Con il ritorno dell’ora legale, che quest'anno andrà in vigore domenica 30 marzo, tutti gli orologi dovranno essere spostati un’ora avanti ad eccezione dello storico orologio posto in piazza Vanvitelli, uno dei simboli del quartiere Vomero, che, dopo essere rimasto fermo per alcuni giorni, ha ripreso finalmente a funzionare, anticipando lo spostamento delle lancette in avanti e con l'anomalia però che sui due quadranti vengono segnati orari diversi “. A ritornare nell’occasione sul malfunzionamento del simbolo della più bella e antica piazza del quartiere collinare è Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, che, in passato, ha condotto più di una battaglia perché si provvedesse al restauro e alla riparazione dei frequenti guasti dell'orologio in questione.

            " Sicché - sottolinea Capodanno - i residenti del popoloso quartiere collinare, oltre ad essere afflitti dai problemi generati dalle numerose buche e avvallamenti che continuano a manifestarsi in diverse strade del Vomero e dal traffico caotico, aggravato dal permanere del contestato quanto dannoso divieto di transito in piazza degli Artisti, devono fare i conti anche con la bizzarria dell'anticipazione dell'ora legale dello storico orologio ".

“ L'orologio di piazza Vanvitelli - ricorda con l'occasione Capodanno - fa parte degli orologi elettrici cittadini, undici in tutto, ultimi rimasti dei 40, installati oltre 80 anni fa nelle strade di Napoli. Gli altri sono ubicati in via S. Lucia, in piazzetta Augusteo, al Museo, in via del Sole, in piazza Cavour, in via Filangeri, in via Mezzocannone, a Montesanto, in via Diaz ed in via Duomo. Orologi, all’epoca facevano parte del cosiddetto: “ Impianto dall’ora unica “, per il fatto che segnavano sincronicamente la stessa ora in tutti i punti nei quali erano dislocati. Essi furono installati dall’Ente Autonomo Volturno su disegno dell’ing. Ventura e con la fusione delle colonne in ghisa eseguita dalla fonderia di Capodimonte di Enrico Treichler. Ciascuno di essi aveva una propria illuminazione particolare intorno ai quadranti, sicché era possibile leggere l’ora anche a notte inoltrata “.

            “ Il restauro di tali orologi - aggiunge Capodanno - destò non poche perplessità, dal momento che furono modificate alcune caratteristiche originarie, come la numerazione che, prima dell’intervento, era riportata in numeri romani mentre attualmente è espressa con numeri arabi, oltre all’illuminazione dei quadranti e ai colori utilizzati “.






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