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Napoli, sit in dei residenti contro il degrado di Piazza Giovanni Leone.

05 aprile 2025 - ore 16,00
Presenti la consigliera regionale Roberta Gaeta e il deputato Francesco Emilio Borrelli: “Burocrazia a volte fa più danni della camorra. Completare subito i lavori e assegnare nuova destinazione ai locali dell’ex Pretura”. Carraturo (Promotore iniziativa): “Abbandonati dalle istituzioni. Da Palazzo della magistratura a palazzo della spazzatura”

I residenti di piazza Giovanni Leone e di Porta Capuana sono scesi in piazza per manifestare contro il degrado e i pericoli generati dal cantiere mai completato del palazzo dell’ex Pretura. Presenti la consigliera regionale Roberta Gaeta e il deputato Francesco Emilio Borrelli, che da tempo denuncia la gravità della situazione e la presenza di spacciatori e tossicodipendenti che trovano facili nascondigli all’interno della struttura. I cittadini hanno esposto alcuni striscioni sul recinto dell’area cantierizzata con gli appelli ‘Salviamo Porta Capuana’ e ‘Completate i lavori o abbattetelo’.

“La difficile situazione di degrado e di pericolo che si sta determinando a piazza Giovanni Leone – hanno dichiarato Borrelli e Gaeta - è la dimostrazione che la burocrazia, alcune volte, è capace di fare più danni della camorra. Bisogna completare una volta e per sempre i lavori di riqualificazione dell’edificio dell’ex Pretura, chiudere il cantiere, individuare una nuova destinazione dei locali e liberare finalmente i residenti dal degrado che li attanaglia da anni. Nulla di tutto questo è stato fatto finora, abbiamo solo notato una superficiale pulizia perché sapevano che oggi i cittadini sarebbero scesi in piazza. Ma temo che a breve tutto torni come prima tra degrado, topi, giacigli di fortuna per disperati, e piccolo spaccio e consumo di droga all’interno della struttura. E’ inaccettabile l’inoperosità delle amministrazioni coinvolte che sta arrecando danni seri anche al tessuto commerciale dell’intera zona. Occorre intervenire subito e bene”.

“Porta Capuana è stata dimenticata dai nostri amministratori – ha dichiarato Ulderico Carraturo promotore dell’iniziativa di protesta – e il palazzo dell’ex Pretura è diventato un covo di tossicodipendenti. di piccoli spacciatori. Solo stamattina abbiamo contato 40 siringhe utilizzate e gettate per terra a poco tempo di distanza dall’ultima pulizia di Asia”.
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